Traffico e advertising dalle applicazioni

Ormai è da diverso tempo che seguo il mondo del traffico, non solo in Italia ma a livello internazionale, e spesso mi soffermo a notare come i marketer e gli inserzionisti italiani non approfondiscano il tema del traffico attraverso le applicazioni.

Traffico attraverso le applicazioni

Devo dire che principalmente i marketer italiani si soffermano ad evidenziare il traffico solamente nell’aspetto di Facebook/instagram e alcuni si spingono “addirittura” a parlare delle inserzioni attraverso google.

Acquistare traffico nelle applicazioni

Proprio per questo motivo ho voluto testare in prima persona come questo campo in italia sia ancora abbastanza “libero” e con un costo non troppo proibitivo, per questo ho ottenuto ottimi risultati e ho dedicato un approfondimento in merito

mobile advertising

Aprendo una piccola parentesi ma non scendendo troppo nel dettaglio, in quanto non è questo il caso, ho testato **come fosse facile far installare una **delle mie ultime **applicazioni **sviluppate per il mio collega Andrea di bodybuilding-natural.com, semplicemente mostrando come fosse una delle poche applicazioni italiane, realizzata da personal trainer certificati, con la quale è possibile realmente raggiungere i propri obiettivi nell’ambito del fitness.

La pubblicità stile cartoon semplicemente faceva vedere un uomo (la seconda variazione era una donna) che dimagriva seguendo i protocolli video dentro l’applicazione

Il mercato delle app è in crescita anche in italia

E’ evidente a tutti che il mercato delle app è in forte crescita, grazie anche alla monetizzazione non solo attraverso l’inserimento di banner pubblicitari ma anche grazie agli acquisti in-app.
In questo contesto anche una semplice applicazione, all’apparenza gratuita, può diventare una fonte di guadagno.

E’ da diversi anni che a noi sviluppatori vengono dati preziosi strumenti (ad esempio admob), per monetizzare le nostre app e di conseguenza per un inserzionista è veramente molto facile creare audience profilate analizzando le applicazioni.
E’ infatti possibile definire la tipologia del telefono, il carrier (l’operatore telefonico utilizzato), addirittura la specifica applicazione Android oppure iOS su cui mostrare il banner pubblicitario.

Tornando al nostro esempio dell’applicazione mi è bastato targhetizzare tutte le persone interessate al fitness inserendo app inerenti alla categoria. Una volta lanciata la campagna e cominciando ad analizzare il traffico abbiamo creato un audience specifica per le nostre conversioni

La chiave del mobile advertising è** l’interazione con l’utente.**
Nelle app la pubblicità viene percepita come una fonte di disturbo per l’utente, deve essere nostra cura trovare un escamotage per non infastidire l’utente con un banner noioso.

Una delle migliori metodologie per fare advertising nelle app è l’interstitial ads. Viene utilizzato un breve video (nel caso dell’app da noi sponsorizzata i video variavano dai 5 sec. ai 30 sec. max) che parte autonomamente occupando l’intero schermo dell’utente.

Anche qui, sarà nostra cura realizzare la migliore esperienza visiva e sonora per richiamare l’utente “annoiato” e portarlo alla nostra conversione.

Push ads

Non per ultima, abbiamo anche le push ads (ovvero le notifiche delle app).
Ne riconosco il valore grazie ai miei trascorsi come affiliato in piattaforme come propellerads dove potevo targhetizzare una vasta quantità di possibili “lead” ai quali mandare le notifiche Push.
Ma c’è di più: queste vengono intese non solo come notifiche da app dirette, ma anche notifiche che provengono da network di siti web che implementano sistemi di notifiche push ai loro iscritti e aderiscono al network per monetizzare questo tipo dinotifiche.

Le inserzioni nelle applicazioni ritagliano una buona fetta di mercato, ci aggiriamo intorno al 40%.
E tu, vuoi far parte di questo mercato o vuoi lasciare che i tuoi competitor ti superino?